top of page

Padova, la città dei tre senza

  • Immagine del redattore: SGENEWS
    SGENEWS
  • 27 mag
  • Tempo di lettura: 2 min

Inizia l’uscita delle classi seconde nella città dei tre “senza”: Padova.


Partiamo da Prato della Valle, che giustifica il primo “senza”: la piazza senza erba. È chiamata così perché, al posto del prato, vi è una superficie asfaltata. La piazza, dedicata al mercato sin dall’anno Mille e un tempo sede di giostre equestri, colpisce per la bellezza delle 80 statue che la circondano.


L’Orto Botanico di Padova è sicuramente un’altra tappa fondamentale. Patrimonio dell’UNESCO, è l’orto botanico più antico del mondo, risalente al 1545. Nato grazie ai monaci che iniziarono a coltivare erbe officinali in questa zona, fu poi collegato alla vicina Università, offrendo agli studiosi l’opportunità di osservare direttamente le piante oggetto dei loro studi. L’orto è circondato da mura, poiché all’epoca le erbe erano molto costose e i furti frequenti. Da ammirare la prima magnolia arrivata in Italia e la palma nana, risalente alla fine del 1500.


Il secondo “senza” è “la città senza santo”, perché Sant’Antonio, pur essendo sepolto a Padova, era portoghese e vi soggiornò solo per un breve periodo. Uomo di grande cultura ed eccellente predicatore, dopo la sua morte, trent’anni più tardi, l’enorme afflusso di pellegrini spinse ad aprire la sua cassa mortuaria: si scoprì che la lingua era perfettamente conservata, evento considerato miracoloso. All’interno della Basilica si trovano numerose opere che illustrano la vita del santo, oltre alla sua tomba e al reliquiario.


Il terzo “senza” è “la città senza porte”, che deriva dal Caffè Pedrocchi, luogo storico sempre aperto, simbolo di libertà di pensiero, incontro e cultura.


Nel pomeriggio, visita alla tomba di Antenore, leggendario fondatore di Padova e della prestigiosa Università di Padova che ha visto tra i sui docenti Galileo Galilei.


A seguire, visita al Palazzo della Ragione, che un tempo ospitava al piano terra il mercato coperto, al piano intermedio gli artigiani e al piano superiore i tribunali.


Il giorno seguente, i nostri ragazzi hanno visitato Villa Contarini, una delle oltre 4000 ville presenti sul territorio, che consigliamo vivamente di visitare.


Infine, dopo pranzo, si sono recati a Cittadella, dove hanno passeggiato lungo le sue antiche mura prima di fare ritorno a scuola.


Anche questa uscita si è rivelata un’esperienza ricca e formativa per i nostri alunni, e speriamo che il percorso continui su questa strada!






Comments


bottom of page